lunedì 6 maggio 2013

Alcuni commenti da parte dei lettori

Ecco alcuni dei commenti sul libro pervenuti attraverso diversi strumenti all'autore.
d. Emanuele
Complimenti! Ho appena letto il suo libro ( in due giorni!). Mi ha catturato il suo stile e la sua trama. oltre che il racconto mi ha colpito l'insieme dei messaggi che ho potuto intuire. La possibilità di riscatto di Emanuele ( che tra l'altro è mio omonimo) grazie alla fiducia di persone che hanno creduto in lui è nella sua capacità di trasformazione. L'andare oltre le apparenze riguardo a Angela, perché "Dio guarda il cuore, l'uomo ciò che appare...". La grettezza di certa gente che odia i propri simili solo perché sono diversi per cultura o religione... L'incapacità a guardare oltre ciò che è superficiale che si contrappone al coraggio del protagonista e dei suoi amici che, spinto dalle occasioni che la vita offre, riesce a cogliere e narrare " il sole che sta al di là della stanza buia" dei nostri pregiudizi e degli schemi mentali. Grazie Rocco Papa per la speranza che hai riacceso con le tue parole. Ti prego, continua a scrivere...
 
Brunella Caputo
Non so fare recensioni. Io sono solo una lettrice. Non so fare interviste, non sono un giornalista, faccio teatro. Posso però dirti, sinceramente, che il tuo libro è bello, proprio bello. Mi ha tenuta incollata, la sera a letto. Era tanto che non leggevo a letto. Tanti scrivono, oggi. Non tutti si fanno leggere. La storia è intrigante ed emozionante. La scrittura è semplice e arriva al cuore. Io faccio una lista dei libri che prima o poi rileggerò, quindi...Da lettrice, grazie.  
 
Giuseppe Celletti
Complimenti, complimenti e tante volte ancora! Ho letto il tuo libro e mi è piaciuto molto, te lo dico in maniera molto sincera e non per compiacerti. Io non sono nè un critico letterario, nè uno storico ma solo un very normal people che ama leggere, che crede nella lettura come momento di riflessione, di crescita ma anche di relax. Nel tuo libro ho trovato tensione, amore, amicizia, gioia e dolore, suspance ecc., in un mix di emozioni che ti legano al libro in maniera feroce. L'altra notte sono stato sveglio fino alle 2; non vedevo l'ora di finire per scoprire l'epilogo della storia, naturalmente a sorpresa. Ti saluto ed ancora complimenti! Ciao, Giuseppe. P.S.: non sono bravo a scrivere come te, ma spero di aver reso le mie sensazioni.  
 
Milva Carrozza
mi mancano 5 pagine e ho finitomi chiederai perché non l'ho finito?perchè l'ho letto stanotte e l'ho portato con me all'Agenzia dell'Entrate stamattina e quando è arrivato il mio turno mancavano solo 5 pagine,non vedo l'ora di finirlo.Mi ha emozionato, incuriosita e come dicevo nella presentazione su fb, il libro che non t'aspetti.Complimenti  
 
Giuseppe Foscari
Posso anticiparti che il romanzo mi è piaciuto e che lo presenterò con vero piacere! A domani sera!  
 
Iannozzi Giuseppe
Ciao Rocco, E' una bella storia, ben costruita, che si regge in piedi da sola. Il tuo stile è limpido, con qualche giustificato flashback. Mi è piaciuto e molto anche. Non l'avevi forse capito? 
 
Eduardo Scotti
ho letto e mi è piaciuto tanto 
 
Giovanna M.
Finito... bellissimo... però l'avevo detto che il neonato ebreo era importante...  complimenti! Aspetto con ansia il prox  

Mirella S.
Ciao Rocco, sto tornando da Milano e, grazie a queste ore trascorse in treno, ho avuto finalmente modo di leggere il tuo libro:-)! Bello, avvincente! Impossibile non leggerlo tutto d'un fiato! Complimenti! Mirella.  
 
Massimo G.
Ho finito di leggere il tuo libro, sapevo che non stavi bene, ma tu tien a guerr n'cap. Complimentissimi è davvero bello.  
 
Tancredi F.
Rocco, complimenti davvero! Ho letto il libro che mi ha preso fino alla fine. Bella storia con giusta dose di mistero e sorpresa finale. Mi hai ricordato Zafon, ma il tuo testo, al contrario, non si lascia facilmente. Ad maiora!!! Tancredi
 
Servizio Lettura incrociata (Micol Borzatta)
Recensione romanzo I giorni del male
Racconto molto ben strutturato che si legge tutto d’un fiato. La trama è ben organizzata e rapisce il lettore dall’inizio alla fine. I personaggi sono ben descritti, hanno un’anima e un corpo ben definito che alla fine della lettura lasciano al lettore un senso di vuoto come se avesse appena salutato dei vecchi amici. I luoghi sono descritti approfonditamente ma non pesantemente e la narrazione dei tempi riesce a trasportare il lettore dal periodo presente al tempo della Seconda Guerra Mondiale lasciandolo senza fiato come se lo stesse vivendo in prima persona. Ricco di suspance e colpi di scena è scritto bene senza quasi errori se non piccole cose. Un lavoro stupendo a cui vanno tutti i miei complimenti.
 
Vito C.
Complimenti Rocco! Il libro è bello, si legge in maniera scorrevole e cattura costantemente  l’attenzione del lettore. Si presta a una duplice lettura: estiva, senza impegno e/o riflessiva, utile anche per brevi spunti meditativi.
Forse questo è anche il maggior difetto del romanzo: si colgono parti e frasi profonde su cui è difficile soffermarsi poiché la trama chiede una conclusione rapida della lettura.
Tuttavia provo a dare qualche spunto interpretativo a partire dalla cosa che mi ha più colpito, tralasciando la curiosità del fatto in sé, che in alcuni casi può destare anche un po’ di perplessità.
Mi pare interessante cogliere una visione religiosa nel testo che si percepisce sin dal titolo. Si parla dei “giorni del male” e la parola “male” su un titolo impressiona davvero. Mi sembra che quel termine possa essere associato al concetto biblico di male, impersonificato in Ulisse e al quale è contrapposto il bene nel protagonista Luca, in Davide, Emanuele, la nonna, il prete…inoltre la religiosità della proposta fa da sottofondo al libro poiché continuamente pone una domanda di senso: chi sono io? Da dove vengo?
A conferma di ciò mi piace notare che il ruolo di Dio non è secondario nella storia e a volte è esplicitamente richiamato. Ad esempio: “Certo che è assurda, ma il fatto che me l'hai raccontata tu per me la rende più vera di me stesso. In fondo nemmeno Dio abbiamo visto, ma ci crediamo fermamente, poiché esiste davvero. Se sono chiuso in una stanza buia, posso sostenere che il sole non esiste solo perché non lo vedo? “
Ma tornando al Bene e al male, il finale è roboante e la visione nella Villa Bolognini ricorda l’inferno. L’incendio che si alimenta è il male che avanza, che crea l’inferno. Alle porte del male e a pochi passi dalla via Nomentana, che ogni volta che è riconquista dai protagonisti è il luogo della salvezza e fa tirare un sospiro di sollievo al lettore, si sviluppa la lotta tra bene e male. Da un lato Ulisse e dall’altro Luca, il prete e il personaggio misterioso che come un angelo ha salvato più volte il protagonista incoraggiandolo a proseguire nelle ricerche per conoscere se stesso. Quest’ultimo è un convertito, un pentito e per questo si schiera dalla parte del bene. La lotta si chiude con la visione di Ulisse tra le fiamme (dell’inferno), la “pura” Clara al di sopra di esse (in Paradiso) e con Luca e il prete (guarda caso un prete) salvi sulla via Nomentana. Così il Bene trionfa sul Male (sottotitolo che ben si adatterebbe al felice titolo scelto).
D’altronde sia il prete (don Pietro) che il convertito sono gli unici ad incoraggiare Luca a percorrere la via della verità, per aiutarlo a conoscersi davvero, per togliere la nebbia sulle sue origini. Ed è questo proprio l’atteggiamento di Chi ama: rischiare la vita per il vero e non vivere nella certezza di una bottega antiquaria senza mettersi in gioco, nell’anonimato.
A questi personaggi si accosta Emanuele (il Dio con noi) che si comporta proprio come Colui che aiuta Luca a scoprire se stesso costantemente. La sua presenza è continua e forte, dà sicurezza alle ricerche di Luca, gli dà fiducia e lo sostiene nella “follia per la Verità”.
Infine c’è Angela, l’angelo dal quale si rifugia e con la quale trova i momenti di ricarica

Nessun commento:

Posta un commento