domenica 30 novembre 2014

Il Confessore, di Jo Nesbo: bello e incasinato

Un bel libro. L'inizio mi ha spinto ad andare avanti senza fermarmi. Già dalla seconda parte, però, la situazione si è incasinata non poco. Di certo è colpa mia, perché di ricordare quei nomi norvegesi proprio non mi scendeva. Devo dire, però, che il finale, anzi quasi il finale, è stato davvero bello. La conclusione, intesa come epilogo, invece, non mi è piaciuta. Un giallo ben costruito, con qualche morto di troppo, ma i personaggi sono belli, reali, anche se norvegesi e, per capirli, bisogna immergersi in quelle atmosfere e in quella mentalità Molto più facile capire gli americani, perché forse ci siamo abituati dalla tv. Un complimento particolare va alla traduttrice, Maria Teresa Cattaneo. Se il genere vi piace, si può fare, ma c'è di meglio.