giovedì 24 settembre 2015

Una recensione da brivido per il mio racconto "Secondo natura" (Corte Nera)

Una recensione che mi inorgoglisce enormemente, scritta da Antonietta Mirra per il blog "L'amica dei libri", e mi conforta nel credere che Corte Nera è davvero un bel libro, che ci ha dato grandi soddisfazioni e che avrebbe meritato ancora di più... Per quanti avranno voglia di scoprire questa "Gemma", basta andare in libreria....


La recensione completa la trovate qua


Questo è il brano che riguarda il mio racconto:

In Secondo Natura di Rocco Papa, l’atmosfera cambia in modo brusco e sentito. Siamo nel 1943 e il protagonista non è più un rappresentante della giustizia che tenta di far luce su strani casi di omicidio ma un ex carcerato che tenta di indagare sulla morte di Matteo, un amico che gli muore tra le braccia invocando un unico nome: Gemma. Uno stile preciso, quasi chirurgico da vero giallo, uno sfondo che ripete la storia, donandoci una pressante ed indimenticabile fotografia degli anni dell’Avalanche, e la fuga dei nazisti in concomitanza con lo sbarco degli alleati. La triste e velata Salerno, centro propulsore di queste storie macchiate di oscurità e rosso sangue, si presenta, questa volta, in una versione decadente, avvinghiata alle macerie di quel tempo disastrato e perduto nel quale l’aria pullulava di omicidi irrisolti e di amori sbagliati, prostitute cangianti e bambini oltraggiati.  Mi è piaciuto molto nella sua realtà e fascino sporco, nella capacità di dare ancora un tocco in più a una serie di racconti dove sembrava che fosse stato detto già tutto.

“La natura asseconda se stessa e decide per tutti. Una folata di vento improvviso, un passaggio di mani inconsapevoli: la tela è spezzata. La preda è libera. Il ragno è vittima. Secondo natura.”

Tra l’altro ho adorato questa frase che oltre a rappresentare il senso totalizzante del pezzo, evoca, a mio parere, molto altro ancora, un’infinita sfilza di significati applicabili a più aspetti della vita e della realtà.

Antonietta Mirra