Si è tenuta infatti domenica 25
agosto, nel suggestivo scenario di Villammare di Vibonati, la serata conclusiva
della kermesse letteraria organizzata dal Comune della cittadina cilentana, con
la preziosa collaborazione del professore Ambrogio Ietto, nel corso della quale
la giuria popolare composta da 55 cittadini di diversa estrazione e cultura,
che per tutto giugno si sono dedicati alla lettura dei tre libri finalisti, a
netta maggioranza (35 voti) ha decretato il vincitore del Premio che quest'anno
è andato al thriller "I giorni del male" del giornalista salernitano
Rocco Papa.
"Romanzo con vari risvolti (
giallo, storico, psicologico ) tesi ad indagare fatti ed avvenimenti di una
fase storica e sociale del nostro Paese che ha visto contrapporsi "rossi"
e "neri" dopo il crollo del fascismo. Gli intrecci, le coincidenze,
le agnizioni manipolate con maestria, coinvolgono e incalzano il lettore fino
all’ultima pagina in attesa che il mistero si sciolga e la verità si manifesti.
Snello e personale il tessuto linguistico, articolata la struttura narrativa
negli intrecci che si sovrappongono e si integrano come l’ordito di un tessuto
variegato e complesso".
Questa la motivazione espressa
dalla giuria tecnica che ha consentito a "I giorni del male" l'accesso
alla serata finale del Premio.
Un'altro importante
riconoscimento per questo romanzo che solo pochi giorni fa si è classificato al
secondo posto del Premio Letterario Internazionale "Iride" di Cava
de' Tirreni, la cui premiazione avrà luogo il 28 settembre presso la mediateca
Marte.
"Sono onorato di questo
riconoscimento - ha dichiarato Rocco Papa - perché vuol dire che è stato fatto
un buon lavoro. Sono contento per i tantissimi attestati di stima che i lettori
mi danno, perché I giorni del male tiene incollato il lettore fino all'ultima
pagina e si vorrebbe che non finisse mai. Il Premio di Torre Petrosa poi ha
certamente un valore diverso, visto che a decidere il vincitore non è una
giuria di tecnici, che per natura deve tener conto di tanti parametri, ma dei
semplici lettori, che giudicano solo in base al grado di coinvolgimento
dell'opera e alle emozioni che la lettura gli ha dato".