sabato 23 febbraio 2013

Intervista di Rocco Papa sul quotidiano La Città di Salerno

SALERNO. Accade raramente che il libro di un esordiente scali la classifica dei bestseller per diventare il più venduto presso il megastore Feltrinelli di Salerno. E’ successo al salernitano Rocco Papa, giornalista e scrittore, con il suo "I giorni del male".Un piccolo caso editoriale?«Non so che dire. Certo il libro è passato dal terzo al primo posto a distanza di due settimane dall'esordio in libreria».Pare che già la presentazione del volume sia stata un po’ in controtendenza…«Si. La saletta della Feltrinelli era stracolma, con tanta gente in piedi. Nella stessa serata della presentazione, in libreria hanno venduto tutte le copie a disposizione, un centinaio. Se avessimo immaginato un tale consenso, una tale risposta non solo in termini di presenze, ne avremmo portate di più».Eppure la trama al centro del suo libro non è delle più facili…«Non è una semplice storiella d’amore».E' vero che non ha pagato nemmeno un euro per la pubblicazione del libro?«È vero non ho pagato nulla. Per me una prima gratificazione sta già nella pubblicazione: la casa editrice ha scommesso su di me ed ha creduto nel mio libro».Internet può aiutare la diffusione del libro cartaceo?«Si tratta di uno strumento di promozione formidabile».Se prima i buoni libri si diffondevano attraverso il passaparola dei lettori, adesso lo stesso è amplificato dalla rete?«Non solo. Il web, attraverso per esempio i social network, è utilissimo e veloce. Facebook, Google e Alteo sono ormai fondamentali per la promozione; anche per riuscire a organizzare un evento. Mi piace anche dialogare con i miei lettori».Che effetto fa stare sugli scaffali insieme a Ken Follett o Umberto Eco?«In una intervista tv ho parlato di gioia effimera perché sono consapevole che, a meno di colpi di fortuna, non resterò per molto tempo in classifica accanto ai big. Ma è comunque una strana sensazione, piacevole».Questa non è proprio la sua prima prova di scrittura, ci sono stati dei precedenti.«Nel 2006 ho pubblicato con Ennepilibri un giallo Il sangue dei Primi, mentre nel 2009 il mio racconto Il Caffè di Emma è stato inserito nell’antologia di Cose e parole della Giulio Perrone Editore».Sta già scrivendo un altro libro?«Si ho già in mente una nuova storia, ma è ancora in fase embrionale, potrebbe essere anche il sequel de I giorni del male. Si vedrà. Per adesso penso a questo libro fresco di stampa».Paolo Romano

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